lunedì 28 ottobre 2013

Wendina - L'indomita panterina - Quinta puntata

 
 
 
 
 
Wendy si ammalò ed anche gravemente; cominciò col non voler più mangiare, nè giocare con Natalia, se ne stava sempre più spesso sul cuscino a sonnecchiare.

In un primo tempo pensammo che fossero ancora segni di gelosia e di risentimento nei nostri confronti.

Ma quando cominciò a vomitare quel poco che mangiava e a mostrare evidenti segni di debolezza e malessere ci preoccupammo.

La portammo dal veterinario, furono eseguiti degli esami del sangue che rivelarono valori completamente alterati.

Sembrava che avesse una sorta di leucemia felina, forse causata da un virus o forse era una forma tumorale.

Non ci diede molte speranze sul futuro di Wendy e iniziò a praticarle una terapia a base di flebo ed altre medicine, la portavamo ogni giorno in ambulatorio e stavamo accanto a lei facendole sentire il nostro affetto.

Pian piano sembrò riprendersi, riprese a mangiare, gli esami migliorarono ed il veterinario ridusse la frequenza delle flebo fino a quando i valori non si normalizzarono e sembrò ormai sulla via della guarigione.

Se Wendy ebbe davvero la leucemia non l’ho mai saputo, anche perché in casi del genere raramente sopravvivono per più di qualche mese.

Documentandomi ho appreso che la causa della leucemia felina è un virus della famiglia dei retrovirus, la trasmissione avviene da un gatto all’altro, i veicoli di contagio sono le ciotole, le cucce o altro materiale infetto.

Alcuni gatti possono essere portatori della malattia senza ammalarsi, perché sviluppano una immunità protettiva che li protegge dalla viremia e quindi dalla forma letale della malattia.

Non ho mai saputo come abbia potuto ammalarsi Wendy stando sempre in appartamento con noi, forse era stata proprio Cora a portare il virus, forse Wendy in quel momento aveva il sistema immunitario indebolito e ha contratto la malattia.

Per la verità non indagammo più di tanto, eravamo troppo felici per la miracolosa guarigione di Wendy, e questo ci bastò.

La nostra panterina ci dimostrò più di una volta di avere attitudini da cacciatrice, una volta tornando a casa la trovammo con un uccellino ancora vivo tra le zampe, Natalia inorridita dal gesto crudele la rimproverò aspramente togliendole dalle grinfie il povero uccellino che sopravvisse solo qualche ora.

Un’altra volta la trovammo che giocava con una lucertolina ormai stordita e senza coda, se la passava velocemente da una zampa all’altra, la faceva saltare in aria, lasciava che quella provasse a fuggire per bloccarla con la zampa.
 
Altre volte la vedevamo saltare per afferrare falene attratte dalla luce del terrazzino e dopo averle catturate se le mangiava con gusto.

Eppure aveva paura e diffidenza degli umani, tanto prepotente e dominatrice era con i suoi simili, tanto impaurita e timida si mostrava con gli umani che non conosceva.

Quando venivano a trovarci parenti o amici, Milly e Cora accorrevano subito lasciandosi accarezzare e addirittura prendere in braccio, Wendy no.

Lei spariva all’istante, trovava nascondigli impensati dai quali non vista osservava silenziosa.

Una sera che avevamo ospiti a cena lei come al solito scomparve, con disappunto di Natalia che amava mostrare “i suoi gioielli” agli amici; se Milly e Cora si lasciavano ammirare, Wendy era sempre la “gatta-ombra”.

Dovevano accontentarsi di vederla nelle foto che mostrava loro Natalia e sentirne narrare le avventure…domestiche. 
 

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