domenica 22 luglio 2012

Dulcamara - Ottava puntata

Questo è un racconto di fantasia, ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.








Quando Luisa conseguì la licenza liceale, come regalo chiese alla madre ed al patrigno una vacanza-studio in Inghilterra.
Tale richiesta causò scompiglio in famiglia, soprattutto la madre accolse la richiesta con notevole turbamento.
Comprendeva il vero significato dell'esigenza, per Luisa, di andare in Inghilterrra..era alla ricerca di una parte delle sue origini.
Una parte importante tenuta sempre coperta da un velo dalla madre, dai nonni..
Così Luisa, divenuta una ragazzina bisognosa di capire esattamente cosa avvenne tra sua madre ed il misterioso ragazzo inglese, cominciò a chiedere ulteriori notizie e per risposta la madre si chiuse in un ostinato mutismo.
Lei voleva sapere, le chiedeva appassionatamente:"Ma tu e mio padre vi amavate?" e per tutta risposta aveva lacrime e silenzio, improvvise cefalee..giornate sprecate nella penombra di un letto.









Luisa inseguiva la madre, che le sfuggiva penosamente, urlandole: "Ho diritto di sapere la verità! Ne ho il diritto!"
La spuntò con la nonna, che un giorno, sospirando, le consegnò una busta con dentro un ritaglio di giornale e un paio di lettere.








Versò l'esiguo contenuto della busta sul tavolo.."Cosa significano?" chiese nel mentre leggeva il trafiletto..c'erano i nomi di due ragazzi inglesi..uno dei due si chiamava Peter..Provò un tuffo al cuore..aveva sentito dire che il nome di suo padre era Peter..ora lesse anche il cognome..MITCHELL..
Lei quindi avrebbe dovuto chiamarsi Luisa Mitchell..se solo la famiglia del padre biologico avesse acconsentito al riconoscimento di paternità.
 Finalmente seppe tutta la verità su come erano andate le cose..la nonna con gli occhi pieni di lacrime le disse tutto, la breve, travolgente storia d'amore tra sua madre ed il giovane inglese, la morte violenta del ragazzo, sua madre che scopre di essere incinta, il tentativo fatto dalla nonna di mettere al corrente la famiglia del ragazzo della nascita della bambina, il loro ostinato rifiuto, chiusi com'erano nel loro dolore...
Miriam proibì ai suoi genitori qualsiasi altro tentativo di rendere consapevole la famiglia di Peter che in Italia c'era una parte del loro figlio,  una esatta copia in miniatura, gli stessi capelli biondi, gli identici occhi azzurri, la pelle rosata come pesca..





Luisa ascoltava la voce accorata della nonna mentre le esponeva i fatti e sentì un nodo serrarle le gola, gli occhi le si riempirono di lacrime e udì la sua voce sussurrare "Io vivo da 15 anni e per i genitori di mio padre è come se non esistessi..Non è giusto..appena avrò la maggiore età andrò a conoscerli..e nessuno potrà impedirmelo!"