sabato 25 febbraio 2012

Musica come...





Care amiche, e anche cari amici, in questo post parlerò di musica, soprattutto dei vari modi di interpretarla ed adoperarla.








La musica è un'arte ma è anche una scienza, perchè chi studia musica sa bene che in lei sono insite precise regole aritmetiche, che non pesano al soggetto che deve applicarle preso com'è dall'emozione che in lui suscita la musica.
La musica, quindi, ha le sue regole, i tempi, i ritmi, i toni e e semitoni, ha i suoi codici, il suo linguaggio.
L'armonia della musica si basa sulle scale musicali che a loro volta derivano da leggi fisico-matematiche.









Anticamente, infatti, la composizione della scala musicale si basava sul sistema pitagorico, impostato secondo rigide regole matematiche.








La musica è un insostituibile ed indispensabile componente per un sano sviluppo della personalità.
La magia della musica porta a migliorare le persone, che riescono ad armonizzarsi meglio con sè stessi e ad essere più disponibili con gli altri.








Vediamo le varie forme ed applicazioni della musica.

Musica come memoria: spesso ascoltando la musica si associano a lei impressioni del momento, anche gli odori, li immagazziniamo come ricordi e quasi ce ne dimentichiamo; basta risentire la stessa musica, a distanza di tempo, per riviverli intensamente come il primo momento.
Tutte le coppie che si amano hanno una canzone o una musica che li unisce in un unico ricordo: diffidate delle coppie che dicono di non avere una musica del cuore!








La magia della musica riesce a raggiungere anche i feti nel ventre materno; quando alla trentesima settimana hanno sviluppato gli organi dell'udito, i feti reagiscono agli stimoli uditivi, spalancando gli occhi, variando il battito cardiaco, battendo le palpebre e quelle musiche rimarranno impresse nella loro memoria.








Musica come terapia del dolore: pur non essendo ben chiari i meccanismi analgesici della musica, si sa che la musicoterapia favorisce i naturali processi di guarigione, anche per una visione positiva, dato che si ha una minore percezione del dolore.









Musica&Cinema: Il cinema muto si esprimeva con la musica che sottolineava ogni azione, senza bisogno di dialogo.









Cinema e musica parlano due linguaggi complementari. Non si può pensare ad un film senza il suo commento sonoro.
E accade sempre che la musica si leghi indissolubilmente alle immagini che rimangono scolpite nella memoria degli spettatori.
Ricordate la spettacolarità della scena del film "Apocalipse now" quando gli elicotteri americani piombano come falchi per bombardare un villaggio vietnamita al suono assordante della "Cavalcata delle valchirie" di Wagner?








Oppure basta ascoltare "The time goes by" del film Casablanca per rivivere l'atmosfera fumosa dei locali notturni.








O ancora ascoltare le malinconiche note di "Moon river" per riassaporare mentalmente il capolavoro "Colazione da Tiffany" interpretato dall'indimenticabile Audrey Hepburn.









Musica ed immagini si supportano a vicenda, chi ama il genere thriller, sa quanto la musica sia importante per sottolineare i momenti di massima tensione, infatti, se si è al cinema, basta tapparsi le orecchie e la scena non ha più la tensione che aveva con la musica, come se si fosse sgonfiata.








Indimenticabile la scena tratta dal film "La vita è bella" quando il protagonista riesce ad intrufolarsi in una stanza con il giradischi collegato agli altoparlanti e mette sul piatto il disco "La barcarola" di Offenbach, per comunicare con la moglie, per ricordarle i momenti felici vissuti insieme prima del campo di concentramento. I detenuti ascoltano anche loro quella musica meravigliosa ed è come se per un attimo tornassero a riacquistare la dignità di un tempo.






Musica e creatività: la musica è creatività e la creatività è musica!
Non credo ci sia piacere più soddisfacente del creare musica, magari quattro accordi, magari non un capolavoro, ma è la tua musica.
Non è facile ad esempio impadronirsi della tecnica per suonare bene una chitarra; di solito è lo strumento più amato dai giovani(anch'io anni fa ho strimpellato con la chitarra e composto canzoni) ma ahimè, è facile da suonare male, difficilissimo suonare alla perfezione!






Musica come tortura: a Guantanamo sono state compiute molte atrocità verso i prigionieri afghani, pare che tra i metodi più usati ci siano stati quelli di far sentire a tutto volume brani di musica rock o havy metal, per giorni interi, fin quando, per non impazzire, confessavano qualunque cosa, anche i prigionieri non colpevoli.
Molti artisti americani hanno protestato vivamente per l'uso improprio della loro musica.







E per finire, musica e funerali: mentre nella tradizione europea, le musiche che accompagnano il feretro all'ultima dimora sono tristi e meste, e anche l'orchestra ha un passo lento ed un atteggiamento affranto, a New Orleans le bande funebri suonano musica jazz, gospel, soul, mentre accompagnano il feretro, solo ad un ritmo più lento.
Dopo la sepoltura la banda si allontana suonando le stesse musiche ma al ritmo solito in cui abitualmente la eseguono.
Alla banda si unisce di solito una folla numerosa e festante che balla felice al suono della musica. La vita continua e deve continuare!










4 commenti:

  1. W la musicaaaaaaaaaaaa!!!!!! Non si può vivere senza....Buona Domenica Lorena...bacio Anna

    RispondiElimina
  2. ma che bel post...mi ha fatto venire i brividi..io purtroppo non sono una grande intenditrice di musica anche se le canzoni le so tutte, prevalentemente però associate più alla parola che alla musica..il mio handicap uditivo me lo ha precluso per anni.. finchè non ho avuto una macchina propria con musica da ascoltare a tutto volume la musica per me è stata le parole che riuscivo a ricordare .. eppure le ascoltavo le canzoni e sapevo tutto di sanremo e vari..ma la musica proprio..le note le stonature...beh non l' ho sentita mai bene lo so che per molti è difficile capirlo..così come è difficile credere che io abbia un tale deficit uditivo..perchè appaio normale ma parlatemi dietro e ve ne accorgerete...il che potrebbe essere una buona cosa..ma inveceahimè quel parlare dietro lo riconosco con altri metodi...ma via via che gli anni passano mi rendo conto di quante cose mi sono privata... dei sussurrri degli uomini che mi amavano per esempio... non saprò mai cosa mi dicevano e non saprò mai se tante volte dei missvertaending siano accaduti per colpa del mio Udito..a volte penso che sia pure una fortuna non udire..ma quello di non sentire la musica non lo perdono al creatore quello proprio no!!!!!grazie di farmi pensare Lori...

    RispondiElimina
  3. musica che riesce a trasformare un momento di dolore e di notti in bianco indolcissimi momenti quasi infatili ricordi consolalatori.Bellissima pagina la tua sensibilità mi emoziona sempre.

    RispondiElimina