venerdì 16 novembre 2012

Cocktail



Altro turno serale al bar, mi toccherà lavorare fino alle due di notte..domani quindi devo saltare la lezione all'università..il mio titolare è il dispetto fatto persona, gli ho chiesto di mettermi il più possibile nei turni pomeridiani e lui che fa? Spesso mi segna in quelli  serali! Pazienza, adesso preparo il bancone per i clienti, mi abbasso per tirare fuori salatini da cocktail, quando mi rialzo due occhi nocciola mi fissano ed una voce maschile sussura "Ciao".






Eccolo il bel tenebroso..anche se siamo in due dietro al bancone, lui a chi si rivolge? A me naturalmente! Sbircio la collega che mi strizza maliziosamente l'occhio.
Si chiama Luca, ha venticinque anni, single da poco, vive in un bellissimo loft ( così mi ha detto) è architetto e pittore per hobby.
Ovviamente dopo avermi dato le sue credenziali, tempo fa, ha fatto il terzo grado a me.
Per scoraggiarlo non gli avevo detto che lavoro al bar per mantenermi agli studi..solitamente se qualcuno ci interessa ci "vestiamo" con gli abiti migliori, anche prestati se necessario; io, siccome lui non mi interessa, mi ero presentata nella maniera peggiore..tipo piccola fiammiferaia, senza futuro, senza chance.


Non è servito..ho scoperto che una sera in cui non ero di turno, si è informato su di me con un mio collega, uno stronzo gay (attenzione stronzo come persona..non perchè è gay!!) il quale gli ha sciorinato fin nei particolari la mia situazione!
Come gli si scioglie bene la lingua davanti ad un bel ragazzo!!
Ordina ogni volta un cocktail diverso, lascia decidere a me, dice che mi trova sexy nello shakerare il drink!






Bah..cosa può fare l'immaginazione..sexy io..magrissima e con una prima scarsa di reggiseno..se a ciò si aggiunge il mio abbigliamento da lavoro costituito sempre da camicia bianca e pantalone nero...
La mia collega, Stefania, si era accorta subito che lui mi guardava con occhi diversi rispetto alle altre, ma io no, tonta come sono non mi accorgo mai quando qualcuno mi corteggia!
A ciò si aggiunga il fatto che non ho occhi e pensieri che per il mio Alberto..il mio amore, ci siamo conosciuti all'università e da allora siamo sempre alla ricerca l'uno dell'altra, con gli occhi, con le mani, con le parole, con i pensieri, dentro di me non c'è spazio per nessun altro!





Il bel tenebroso cerca di intavolare una conversazione , fortunatamente entra un gruppo di ragazzi e mi rivolgo subito a loro, allontanandomi da lui; comprende e finisce il suo drink, mi saluta, paga e va via.
Dopo un pò entra una mia nuova amica, Laura, si ferma a parlare qualche minuto con me, concordiamo di uscire insieme domani sera, dal momento che ho la serata libera.
La sera dopo Laura, davanti ad un'appetitosa pizza mi confida che il ragazzo di cui mi aveva parlato, quello con cui ogni tanto si vedeva e che sembrava interessato a lei, da un po' di tempo si è allontanato, non la chiama più, e quando è lei a chiamarlo, si mostra sfuggente, distante.
Si vede che è presa e che l'improvvia retromarcia del ragazzo la fa soffrire, non riesce a capacitarsi del suo repentino mutamento, vorrebbe sapere cosa ne penso io, per cui azzardo: "Non è che è impegnato..e adesso non può continuare a tenertelo nascosto?"
Laura scuote i riccioli castani "No, è stata la prima cosa che gli ho chiesto, e lui mi ha risposto in maniera netta che era libero, dopo un fidanzamento durato quattro anni". Continuo su quella linea "Magari ha avuto un ritorno di fiamma con la sua ex?" Lei scuote ancora più energicamente i riccioli "No, so chi è la sua ex, si è fidanzata nuovamente circa sei mesi fa."
Osserva la pizza come se la vedesse in quell'istante, posa la forchetta ed esclama: "Secondo me c'entra comunque una donna!"
Inghiotto il boccone e provo a rassicurarla "Ma se era così interessato a te! Come può essere così volubile?"
Riprende a mangiare e sorridendo stentatamente ribatte -E..si vede che non solo la donna "è mobile, qual piuma al vento"- Alzo la forchetta e canto con voce impostata "Muta d'accento e di pensier. E di pensier, e di pensier!"




Scoppiamo a ridere alleggerendo un pò l'atmosfera..Laura è mia amica da pochi mesi, eppure tra noi si è instaurata subito un'intesa, un'amicizia fatta di scambi, di lunghe chiacchierate, di confidenze, inoltre come me, è dotata di spiccato senso di humour, cosa che alla fine ci porta a concludere ogni discorso con astruse assonanze e incontenibili risate.
All'uscita della pizzeria scorgiamo tre ragazzi che si accingono ad entrare e sento la voce di Laura esclamare gioiosa "Lucaa..ciaaoo!!"
Osservo il ragazzo..è "quel" Luca, il bel tenebroso dei cocktail..subisco la gomitata furtiva di Laura che subito dopo, mentre mi friziono il torace ci presenta "Martina lui è Luca, il desaparecidos!" e poi scoppia in una risata nervosa. Lui mi porge la mano un pò impacciato limitandosi ad un "Buonasera" poi scambia qualche parola con Laura e si infila nel locale seguito dai suoi amici.
In quegli attimi realizzo tutto come dei flash..Luca che da circa un mese viene regolarmente a bersi il cocktail servito da me, Luca il bel ragazzo dietro a cui muore  da alcuni mesi la mia amica, Luca il "mobile qual piuma al vento" che sembra essersi dileguato misteriosamente da Laura..
Camminiamo velocemente ed instabilmente sui tacchi 12..Laura si gira a guardarmi e mi rivolge la domanda che mi aspetto "Hai capito che è lui..il "mio" Luca?!"  Abbasso lo sguardo nel risponderle "Si si ho capito" lei si ferma e posa la mano sul mio braccio "Che c'è? Non ti piace?" Alzo gli occhi, fingendo naturalezza "Noo..è un bel ragazzo..ed era con amici..non c'era nessuna ragazza con lei, hai visto?" Un sorriso luminoso le fa brillare gli occhi "Siii...-poi un'espressione perplessa le si dipinge sul volto  "Ma allora..se non c'è nessun altra..cosa vuol dire? Non gli piaccio più?" "Ma nooo..i ragazzi sono così..ogni tanto vogliono stare per i fatti loro, vedersi con altri maschi, a dirsi cretinate, ma si vede che gli piaci..Blasco diglielo  "Sarà colpa del whisky o sarà colpa del cocktail.. Mi piaci tu , mi piaci tu, mi piaci solo tu, ma come te lo devo direeee" Laura ride  divertita e poi mi corregge -Ma non è "colpa del cocktail".. è "colpa del caffè"..hai sbagliato parola!!! Ahahah..deformazione professionale, mia cara!!" Sorrido rispondendole "E si..è proprio deformazione professionale!!" Ci spingiamo comicamente con la spensieratezza dei vent'anni e corriamo come due matte verso l'auto.