sabato 9 giugno 2012

Se tutte le donne fossero solidali tra loro...








Questo post ha un significato quasi catartico per me, voglio togliermi qualche sassolino dalla scarpa, voglio rievocare e quindi liberarmi del tutto, di piccoli, apparentemente insignificanti episodi del mio passato, scrivendone! Alla base di questi episodi c'è la mancanza di solidarietà di tante donne verso le altre donne, la diffidenza innata che alcune, forse molte, donne in età che definirei "attiva ovaricamente" hanno verso altre donne altrettanto attive.
Diversi anni fa ero una giovane donna, oggi si direbbe ragazza, fresca di separazione con una bimba di cui prendersi cura.





Fu quello un periodo molto sofferto per me, perchè contemporaneamente alla mia separazione ci fu la malattia e la morte di mio padre,  ancora giovane.
Un padre amatissimo da noi figlie perchè meritava di esserlo, non solo in quanto nostro padre, ma perchè era una delle persone più splendide che io abbia conosciuto nella mia vita.
Eravamo state fortunate, privilegiate, ad avere avuto un padre così..e ci disperavamo all'idea di perderlo così presto.
Quando fu disteso,dopo la morte, sul talamo funebre, una delle mie sorelle ed io, ci sedemmo accanto e rimanemmo in silenzio, per ore, a fissare il suo bel volto ormai rasserenato dopo le sofferenze atroci degli ultimi giorni. Volevamo imprimere fin nei più reconditi meandri delle nostre menti il suo viso, prima  che lo portassero via per sempre, rapito ai nostri sguardi, perchè  mai più avremmo potuto osservarlo, mai più..
Fu un anno terribile per me, ancora giovanissima eppure piegata sotto i colpi duri della vita, di contro avevo una bambina piccola che richiedeva le mie attenzioni, le mie coccole, i miei sorrisi, il mio amore. Mi ritrovai spesso a stringerla forte al petto e sussurrarle la stessa frase all'orecchio: "Mamma non è il Titanic, lei è inaffondabile, te lo giuro!" E lei ridendo ripeteva "Sei annaffabile! Non sei il Tictan!"





Ero una donna giovane e carina da poco sola, nel senso non più accompagnata ad un uomo, e una certa parte dell'universo maschile che evidentemente prima mi guardava da lontano con desiderio represso, si fece avanti in maniera scoperta ed indelicata.
La cosa ovviamente non mi stupiva più di tanto, mi sconcertava l'evidenza che, secondo i loro cervelli bacati, una donna appena rimasta sola, dovesse sentire necessariamente l'esigenza di rimpiazzare l'uomo perso o lasciato, con uno stallone pronto per la monta!
Ma furono  altri gli episodi che mi fecero del male dentro, ovvero il comportamento di alcune conoscenti, sposate, che prima si adoperavano per essermi amiche, e dopo la mia separazione, si allontanarono da me, probabilmente vedendomi come una..mina vagante!






Da candidata ad amica, quando ero sposata, venni bollata come "possibile rubamariti"..senza che io avessi fatto un plissè! Ero esattamente la stessa di prima, con in più fardelli dolorosi sulle giovani spalle, ma di questi a loro non importava, ai loro occhi io ormai  ero una Mata Hari contemporanea.





Cambiarono palesemente il loro atteggiamento, manifestarono apertamente ai mariti  la loro diffidenza nei miei confronti, diffidenza..nei miei confronti!
Dopo la rabbia iniziale per il loro ingiusto atteggiamento, provai solo pena per quelle donne, così insicure di sè stesse da temere il gravitare di qualsiasi donna, da poco sola, nell'orbita dei loro mariti.
Oggi vorrei dire a queste signore, allora giovani come me, che se sfiducia dovevano provare, dovevano indirizzarla molto più vicina a loro..ovvero verso i loro mariti!
E' vero, loro, chi velatamente, chi più manifestamente, ci provarono con me, lamentandosi anche della monotonia delle mogli e della gelosia nei miei confronti!!!
Ovviamente le  attenzioni furono tutte da me rispedite alle loro signore, perchè io non avevo nè l'indole, nè lo stato d'animo per "rubare" il marito a nessuna.
Inoltre, neanche se io avessi avuto attitudini da ruba-mariti, li avrei trovati interessanti...loro, le mogli, si accontentavano di tenerseli stretti per la paura folle di ritrovarsi SOLE..come me!
 La riflessione che sorge spontanea è perchè alcune donne non provano solidarietà verso le altre che si ritrovano ad affrontare situazioni difficili, sofferte; perchè scatta subito la molla del pericolo, della competizione, della lotta per il premio, ovvero l'uomo, lotta per conquistarlo o per tenerselo.
L'uomo non è il nostro "premio", e noi non dobbiamo sentirci sempre in competizione con le altre donne per "vincere" il premio. Il premio siamo noi stesse, il premio è il raggiungimento della stima di noi in quanto persone autonomamente di valore, il premio è riuscire a sentirsi solidali con le altre donne, non aspettare che l'altra volti le spalle per sondarla alla ricerca del difetto da palesare agli occhi di un qualsivoglia uomo.



Nonostante l'evoluzione, l'emancipazione delle donne, in molte persiste questa competizione con le altre, piuttosto che un confronto costruttivo.
Sprecano energie nell'invidia e nell'aggressiva rivalità verso le altre, energie che andrebbero rivolte verso la crescita interiore di sè e la realizzazione esteriore, finendo per ritrovarsi senza la lucidità e la consapevolezza dei loro limiti..in una involuzione che si estende a macchia d'olio avvelenando qualsiasi rapporto umano.
La donna non è l'oggetto che viene scelto dall'uomo detentore del potere, non deve lottare con le altre per conquistarsi le attenzioni dell'uomo o per essere scelta tra le altre.
Noi donne abbiamo una nostra identità, nostre emozioni, nostre capacità di scelta, non siamo inferiori all'uomo, non abbiamo bisogno di sminuire le altre donne per conquistare l'attenzione di un uomo, la sua considerazione, la sua comprensione.
Quando tutte le donne, finalmente, lo capiranno, e si comporteranno di conseguenza, gli uomini saranno migliori e conseguentemente  il mondo sarà straordinario.

2 commenti:

  1. scrivi divinamente e le cose che scrivi le approvo tutte.Mi hai commosso perchè ho rivissuto quel tuo brutto periodo.Spesso le donne sono stupide e direi "insolenti"con se stesse perchè ci sarà sempre nel mondo una più giovane di noi una più bella dinoi ma se noi abbiamo costruito veramente col cuore veramente amore allora non ci saranno mai confronti da temere,ti abbraccio.

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  2. zietta hai perfettamente ragione e poi non capiscono che mettendosi in competezione anzi allearsi diventano ridicole e quì evidenziano quanto sono insicure e deboli.

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