lunedì 13 febbraio 2012

Home sweet home







L'argomento di oggi è la casa; casa come abitazione, come rifugio, come isolamento.
Il primo rifugio dell'uomo fu la caverna e fin da allora l'uomo cercò di "abbellirla" con le pitture rupestri, come si può vedere, ad esempio, nella "Grotta del Genovese" a Levanzo.

Nell'antica Roma c'erano due tipi di abitazioni, una per i poveri, l'Insula,una sorta di antico condominio, con sotto le botteghe e sopra gli alloggi, ed una per i patrizi, la Domus, dove le stanze avvolgevano l'atrio centrale aperto, da cui entravano la luce solare che illuminava le stanze e l'acqua piovana che veniva raccolta nella cisterna.


Le case nel Medioevo come tipologia non si differenziavano molto tra ricchi e poveri, se non per le dimensioni. Al piano terra c'erano le botteghe dei mercanti e degli artigiani, al piano superiore c'era l'abitazione.

Dal 1600 al 1700 si passa dal virtuosistico ed esuberante barocco

al delicato, sinuoso rococò.

E sullo stile rococò mi aggancio allo stile amato e praticato dalla mia amica Marzia: lo stile Gustaviano. Questo stile è una rielaborazione semplificata del rococò e del neoclassicismo.
I suoi colori sono chiari e luminosi, spesso accompagnati da dorature.
Al rigore ed alla semplicità dello stile si contrappone la ricchezza delle decorazioni.
Le foto che seguono mostrano alcuni dei capolavori fatti da Marzia, che, secondo il mio modesto parere, è la più brava nel genere, non è famosa come altre sue più fortunate colleghe, ma lei nel suo lavoro mette una cosa che non traspare nelle opere delle colleghe "affermate": il cuore.


Ma proseguiamo con la carrellata storica...

Nelle abitazioni del 1800 inizialmente prevale lo stile Neoclassico,ma con l'avvento del Romanticismo c'è una riabilitazione storica del Medioevo che viene definito "culla della civiltà".
Lo stile neoclassico è una rivisitazione dello stile greco-romano, sulla scia delle scoperte di Pompei ed Ercolano.

Lo stile romantico tende ad accostare stili diversi, di epoche diverse, dando nuova armonia a vecchi edifici. Nasce così lo stile che prende il nome di "eclettismo".

A cavallo tra il 1800 ed il 1900 si afferma l'Art Noveau, il cosiddetto stile floreale, in Italia noto come stile Liberty.

Dell'architettura moderna non voglio parlarne perchè non rispecchia i miei gusti,nelle forme geometriche, negli elementi in verticale, negli enormi prismi dei grattacieli..per non parlare degli eco mostri creati dal 1950 in poi...


Ma torniamo alla nostra protagonista...la casa.
La prima casa per l'uomo è senza dubbio l'utero materno..è la casa dove ascoltiamo per nove mesi il battito materno che ci rassicura mentre galleggiamo nel liquido amniotico!
La casa è il luogo dove noi viviamo dalla nascita in poi, essa stessa,con gli arredi e gli oggetti, grazie a noi è vivente.
Come racconta Moravia in un suo libro, tutti gli oggetti che ci circondano in casa parlano, sono viventi, perchè siamo noi a dar loro vita!


Dentro la casa "grande" c'è una casa "piccola", un angolo, un luogo da noi prescelto per stare da soli con i nostri pensieri, per ascoltare musica, per leggere, per sognare...ma anche per soffrire, per piangere...

Per l'uomo costruire la propria casa significa creare un luogo di pace, calma, sicurezza, privacy e condivisione a seconda dello stato d'animo.
La casa è l'immagine di sè, essa è una manifestazione esteriore della propria anima.
In un secondo tempo subentra la necessità di "rivestire", arredare la propria casa.
Con l'arredamento essa si personalizza , attraverso mobili ed accessori la casa parla per noi e di noi.
La personalizzazione è diversa in base alle persone che vi abitano, possiamo affermare che ci sono due categorie principali: il tocco femminile e quello maschile.
Noi donne solitamente preferiamo forme più morbide, colori più delicati, un'asimmetria che si può definire "creativa", adoriamo i tessuti, sotto forma di tendaggi, cuscini, centrini, pizzi, fiori, per rendere tutto più aggraziato e delicato.

Gli uomini prediligono le linee rette e squadrate, i colori scuri o intensi e odiano gli accessori decorativi, da loro definiti "fronzoli". scelgono materiali rustici come i mattoni, il legno, o freddi come l'acciaio, organizzandoli in modo geometrico e squadrato.
Chi la spunta quindi nel momento in cui, formatasi la coppia per la convivenza-matrimonio e trovata casa,bisogna arredarla? Indovinate...

5 commenti:

  1. La casa è la dove sta il cuore.....bel post...brava!!! bacio Anna

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  2. La casa bella,brutta,grande o piccina....deve essere piena di amore,e deve parlare delle persone che ci abitano....
    quando entro per la prima volta in una stanza,mi deve dare l'impressione di "vissuta"....non solo per spolverarla...
    I tuoi post,cara Lorena,sono sempre interessanti!!!
    Buon pomeriggio,
    Teresa B.

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  3. Grazie Teresa, buon pomeriggio anche a te!

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  4. brava loren..la nostra casa siamo noi..sai che mi hai fatto riflettere..la "mia"casa è piena di cuscini,tendaggi e..cuori..ovunque..di ogni genere..è sempre piaciuta anche a mio marito..ma..in realtà la silvia di r&r quando ci è venuta per la prima volta l'ha definita una casa molto femminile..eu

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  5. Si, bella Eugenia, la casa siamo noi, ovvero la casa è "dentro" di noi, ovunque!

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