giovedì 17 ottobre 2013

Wendina - L'indomita panterina - Prima puntata

WENDINA







Wendy entrò a far parte della nostra vita in maniera assolutamente casuale.

Anni fa, spesso, mi recavo con mia figlia a casa di mia sorella Cati, le nostre bambine giocavano insieme, noi stavamo sedute a chiacchierare e a gustarci una tazzina di caffè.

Durante una di quelle visite, attraversando il cortile per raggiungere l’edificio dove abitava Cati con la famiglia, ci venne incontro, per la prima volta, una gatta siamese.

Era sicuramente adulta, evidentemente mansueta e quindi abbandonata da proprietari crudeli o insensibili.

I suoi fianchi mi apparvero subito arrotondati in maniera sospetta.

Natalia si soffermò per accarezzarla e la gatta miagolando le si strofinò contro le gambette : mia figlia era già impietosita.

Gli incontri si ripeterono altre volte, Natalia le scendeva qualcosa da mangiare ed io osservavo i fianchi della micia sempre più gonfi.

Non c’erano dubbi : la gatta era incinta ed era stata abbandonata dai proprietari per questa sua “colposa condizione”.

Iniziarono ben presto le richieste, prima timide, poi sempre più accorate, di mia figlia : perché non adottavamo la gatta sedotta e abbandonata?

In fondo avrebbe fatto compagnia a Milly(era la nostra gatta siamese), quest’ultima finalmente avrebbe avuto un’altra gatta con cui giocare.

Davanti ai miei dinieghi non si arrese ed optò per un compromesso.

“-Solo il tempo di farle fare i cuccioli, mammina, poi cercheremo una sistemazione per lei e i gattini. Poverina come fa a partorire con il freddo e la pioggia, all’aperto?-” argomentò con gli occhioni supplicanti che sottintendevano “La mia mamma non può essere così crudele!”

Per farla breve un pomeriggio di fine inverno Sheila( decidemmo di darle questo nome) venne a casa con noi, prima piuttosto recalcitrante, da come si contorceva nel trasportino, poi, nel giro di una settimana, placidamente integrata nel nuovo habitat.

Appena Milly la vide cominciò a soffiare e a fare la gobba, infatti con grande delusione di Natalia, non mostrò di gradire l’ inattesa compagnia.

Sembrava risentita anche nei nostri confronti e appena noi provavamo ad accarezzarla soffiava e si allontanava sdegnata.

L’intrusa se ne stava prudentemente alla larga, consapevole di avere turbato con il suo improvviso arrivo uno “status quo” consolidato e si stava accucciata in un angolo.

Per un giorno intero Milly rifiutò acqua, cibo e coccole, e solo ogni tanto si alzava dal suo cuscino di velluto color oro per andare a scrutare l’intrusa e soffiarle contro.

Una volta che Sheila provò a comunicare con lei miagolando, Milly scattò ringhiandole contro.

Sheila capì che l’unica tattica da seguire era quella dell’attesa(tanto per restare in tema..).

La portammo dal veterinario per farla visitare e sottoporla ad un’ecografia, il cui esito fu una gravidanza già avanzata con quattro cuccioli dentro.

Al ritorno dal veterinario avvenne un fatto strano : Milly sembrava aver sentito la mancanza di Sheila, e quando questa si adagiò stanca e provata da visita ed ecografia, le si avvicinò e cominciò ad odorarla.

Sheila le rispose miagolando dolcemente, come se le stesse facendo il resoconto di tutto quanto le era accaduto.

Per risposta Milly cominciò a leccarle la testa e Sheila la lasciò fare socchiudendo gli occhi.

Era nata un’amicizia felina sotto gli occhi stupefatti di due umane.

1 commento:

  1. Una bella e dolce storia...a lieto fine!! <3 <3 maman.

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