mercoledì 28 marzo 2012

Quando l'amore fugge via - nona puntata






Questo è un racconto di fantasia, ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.





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La ragazza, appena quindicenne, aveva sentito parlare  suo padre ed altri parenti di questo affascinate e colto giovane che l'aveva tenuta a battesimo, sapeva anche della frase detta da lui al momento della funzione, e da anni fantasticava sul suo aspetto, sulla sua intelligenza, si chiedeva se mai l'avrebbe conosciuto, dato che lui, per lavoro, si spostava da una città all'altra, sempre più lontano.
Quel giorno, quando vide entrare a casa suo padre accompagnato da un uomo ancora giovane, affascinante, dallo sguardo acuto, capì che era lui.
Era alto e magro, i capelli di un bel biondo-scuro, gli occhi di un marrone cangiante, il viso dai lineamenti regolari, il sorriso seducente.
Agli occhi dell'uomo  si presentò una ragazza piccola di statura ma deliziosamente proporzionata, con bellissimi capelli castani, raccolti  sulla nuca, gli occhi neri e fondi, il viso appena paffuto, che ne denotava la giovanissima età , un sorriso fantastico che le illuminava il viso.






Si piacquero all'istante, si innamorarono prima che il pranzo finisse; al momento del commiato si guardarono con ardore negli occhi,  lui le strinse forte la mano  e lei sentì un calore pervaderla.
Sapevano che dovevano rivedersi, il problema era come fare: lui due giorni dopo doveva tornare al lavoro nella città a duecento chilometri di distanza, lei era sempre in compagnia della sua vecchia balia, che dopo la morte della madre ne aveva preso amorevolmente il posto, ed ora era assurta al ruolo di dama di compagnia.
Il giorno seguente il giovane si ripresentò con la motivazione di fare un omaggio alla dolce figlioccia.
Il barone era fuori, quindi lo accolsero la ragazza e la vecchia balia, posizionarono l'omaggio floreale in un vaso di cristallo, che esaltava quel tripudio di colori,  in perfetta assonanza con il giubilo di emozioni nei loro cuori.







Quando la dama di compagnia si allontanò per prendere qualcosa da offrire al giovane, i due si strinsero le mani nervosamente, lei aveva le guance in fiamme e taceva, fu lui a parlare : "Sono pazzo di te! Voglio sposarti!"
Sei mesi dopo, nonostante la giovanissima età della ragazza, nonostante la differenza d'età tra i due innamorati, validi motivi per l' opposizione da parte del barone,  che poi dovette ritirare dinanzi alla minaccia di suicidarsi dell'adorata figlia, i due si sposavano, suscitando  soffuse chiacchiere e disapprovazioni tra la buona borghesia e piccola nobiltà della città.







Terenzio, il marito, amava ardentemente quella moglie bambina, era estasiato dalla sua vivacità, dalla parlantina sciolta, ovunque andassero, al teatro, dal fioraio, dalla modista, era il carattere brillante di Fiorenza, la moglie, a conquistare tutti.
La passione con cui la amava produsse i suoi frutti, tanti frutti, la povera ragazza da subito dopo il matrimonio si ritrovò quasi sempre incinta, con il numero dei pargoli che aumentava.
Provvidenzialmente venne a stare da loro l'unica sorella di Terenzio, rimasta sola dopo la morte dei genitori. Vivace e ciarliera come la cognata, si fece accettare subito, e le due donne andarono sempre d'accordo.
Cucinavano insieme, crescevano insieme i bambini, uscivano insieme, facevano tutto in perfetto accordo, ciò alleggerì molto il peso delle responsabilità sulla giovane Fiorenza, anche perchè il marito era tutto il giorno fuori per lavoro e tornava la sera per la cena.








 Fiorenza forse aveva ereditato, in forma meno grave, la malformazione al cuore della madre, perchè  al decimo parto, con il bambino  morto alla nascita, morì anche lei, il giorno dopo, per collasso cardiocircolatorio; non aveva ancora trent'anni.
Lasciò nove figli di cui la maggior parte ancora piccoli, spaesati nel non vedere più la loro bella e gioviale madre, preoccupati per le scene di disperazione a cui si lasciò andare il padre, solitamente sempre calmo e controllato.
Alla morte della moglie, che lui adorava, Terenzio si chiuse nel suo dolore, e per un pò sembrò disinteressarsi dei figli;







 fu la sorella a scrollarlo da quel doloroso torpore e a ricordargli i suoi doveri
di padre.
L'ultima promozione sul lavoro lo condusse, con tutta la famiglia, in una piccola città della Sicilia, dove uno dei suoi figli minori, avrebbe incontrato la donna della sua vita, e dal loro matrimonio sarebbero nate tre figlie... l'ultima nata era Fabiana.
Ma di questo amore ve ne parlerò la prossima puntata...



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1 commento:

  1. oddio io aspetto... ma questa storia a puntate ci tiene un pò col fiato sospeso... voglio sapere che succede a Fabianaaaaa...

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