domenica 18 marzo 2012

Quando l'amore fugge via - Sesta puntata


Questo è un racconto di fantasia, ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.







Dopo la scoperta dei messaggi sul cellulare di Sergio la situazione tra loro peggiorò rovinosamente.
Sergio la sera usciva senza dirle dove andava e si ritirava tardi, sempre più tardi.
Una sera che Fabiana si lamentò del suo comportamento, la sua risposta secca fu "Se ti sta bene è così, sennò lì c'è la porta, accomodati."





Fu una doccia gelata quella risposta aspra, accompagnata da uno sguardo freddo che le gelò il sangue nelle vene.
Era arrivato a tal punto il suo rancore, era arrivato al confine del non ritorno?
Rancore.. per le sue richieste accorate al senso di responsabilità, per le preghiere di concedere le giuste attenzioni alla famiglia, per le rivendicazioni della priorità dei doveri di marito e padre!






Priorità dei doveri..il nodo della questione era tutto lì..in quell'assioma che doveva essere il punto di partenza dei due principali componenti di una famiglia.
Ovvero del marito e della moglie, ovvero del padre e della madre.





Sergio, dovette appurarlo presto Fabiana, scalpitava davanti a qualsiasi responsabilità.
Era un inguaribile immaturo, abituato ad essere esonerato da qualsiasi impegno, da ogni forma di obbligo o dovere nella sua famiglia.
Era votato all'eterna fanciullesca irresponsabilità, tollerata, se non incoraggiata dai suoi genitori, che, davanti alle rimostranze precedentemente mostrate da Fabiana, rispondevano sempre con parole di giustificazione nei confronti del figlio, se non addirittura di fastidio verso le esternazioni di Fabiana.




Al cantiere il punto di forza era il padre, che, pur essendo in là con gli anni, era l'unico a recarvisi presto la mattina, per controllare il lavoro degli operai, per effettuare ordini, pagamenti e tutto ciò che concerneva l'attività lavorativa.
Dei due figli l'unico che lo affiancava, ma con comodità, era il fratello di Sergio, quest'ultimo, invece, presenziava solo qualche ora la mattina ed occasionalmente nel pomeriggio, per dare una pallida motivazione dello stipendio che percepiva.
Il fratello, da sempre, aveva avuto un forte ascendente su di lui, essendo dei due, quello con più personalità e più astuzia.
Consapevole della scarsa attitudine al lavoro di Sergio, ne tollerava l'indolenza, rafforzando, di contro, la sua ingerenza nella vita privata del fratello e di Fabiana.
Inoltre, da quando era nato il bambino, certo non per volere di Sergio, ma per profonda esigenza di Fabiana, la sua figura aveva assunto, agli occhi del padre, dei connotati quasi eroici di prosecutore della stirpe!!




Eroe..dell'egoismo, dell'irresponsabilità, dell'arroganza, della pusillanimità, delle lacune...
Come affermato acutamente dalla scrittrice Erica Jong,le persone di poco carattere conoscono solo due comportamenti: o disprezzo o servilismo.
Sergio adesso mostrava disprezzo nei confronti di Fabiana, servilismo nei confronti di chi gli dava le risorse per sfuggire alle sue rivendicazioni, ovvero il fratello-mentore e la donna con cui aveva la storia clandestina.









Protected by Copyscape Online Infringement Detector

3 commenti:

  1. la storia si fa sempre più intrigante..ma come finirà????
    ....la giustizia trionferà!!!!

    RispondiElimina
  2. la storia ti prende sempre di più

    RispondiElimina