mercoledì 7 marzo 2012

Quando l'amore fugge via - Terza puntata


Questo è un racconto di pura fantasia-Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale.




Fabiana gettò indietro i capelli, rizzò le spalle, le scrollò come a liberarle da un immaginario peso e pensò "Adesso devo andare a prendere il mio bambino in piscina. Al resto penserò dopo." Il suo bellissimo, sensibile bambino, era la sua ragione di vita, l'amore che provava per lui l'avvolgeva come un immenso manto di calore, si espandeva nel suo cuore giorno dopo giorno dandole la forza per andare avanti, per reagire.








Anche il comportamento verso il bambino non era stato, fin dal principio, da padre responsabile..aveva riversato su di lei la completa guida, responsabilità, il totale accudimento del bambino.
Giuseppe fin dalla nascita sconvolse i ritmi giorno-notte nella vita di Fabiana; durante la notte non voleva saperne di dormire, voleva stare in braccio, essere passeggiato, voleva attaccarsi al seno, se Fabiana tentava di imporre la sua volontà lasciandolo nella culletta, lui piangeva disperato a pieni polmoni!
Di giorno dormiva giusto un'oretta dopo le poppate, poi pretendeva sempre le attenzioni di Fabiana. Era un piccolo, tenerissimo tiranno, e Fabiana adorava essere tiranneggiata da lui!








Le notti in bianco secondo Sergio erano un dovere solo materno, non si è mai sognato di dedicarsi un notte a cullare e dare il biberon, in alternativa al seno, al bambino, consentendo a Fabiana di riposare.
Anzi quasi da subito prese l'abitudine di andare a dormire nella stanzetta che in futuro sarebbe stata di Giuseppe, per non essere disturbato dal pianto del bambino.
Non cambiò mai un pannolino, non gli dedicò mai cinque minuti della sua attenzione, lasciando sola Fabiana nel faticoso compito di avere cura del bambino.
Il suo atteggiamento egoista proseguì nel corso degli anni, e se per necessità, Fabiana gli chiedeva di dedicarsi anche solo per mezz'ora al bambino, beh..era più che altro a rischio e pericolo del piccolo..perchè lui era fisicamente nello stesso appartamento, ma lasciava il bambino senza controllo!
Una volta che Fabiana dovette scendere in cantina per mezz'ora, al ritorno, entrando a casa, sentì rumore di acqua sotto le suole..il pavimento era allagato..Giuseppe sguazzava beato nel bidè con il rubinetto aperto e l'acqua che scorreva...
Sergio era tranquillamente seduto davanti al computer esattamente come lo aveva lasciato!







Alle sue accorate proteste la risposta era come una lama sottile che si insinuava al centro del cuore di Fabiana : "Ti ricordo che eri tu ad avere la smania di maternità! Non sono stato io a volere ad ogni costo un figlio!"
Avrebbe voluto registrare quelle crudeli parole e farle ascoltare ai genitori di Sergio che avevano accolto come una gioia insperata l'arrivo del bambino.
Insperata perchè stanti i due figli, Sergio ed il suo gemello, non c'erano molte speranze che loro diventassero nonni!!
Di Sergio, della sua non disposizione verso la paternità si è già detto, riguardo al fratello..beh la faccenda era diversa!
Causa una parotite in età puberale era diventato irrimediabilmente sterile...cosa che se in un primo momento gli aveva causato un profondo sconforto, in seguito era diventato un suo punto di forza.
Realizzando che in lui non c'era, come per il fratello, alcuna predisposizione caratteriale alla paternità, usò tale "handicap" come un vantaggio per il ruolo di "tombeur de femme" che si cucì addosso.
Si comportò da consumato seduttore, inanellando una conquista dietro l'altra, rassicurando le donne con cui si accompagnava per brevi periodi, che non avrebbero mai corso il rischio di una gravidanza indesiderata, concedendosi quindi spensierate maratone sessuali.








Ad un certo punto decise di sposarsi con una ragazza-madre, quando la conobbe lei aveva già una bambina di sei anni, concepita durante una breve relazione con un uomo sposato che viveva in un'altra città, e che si guardò bene dal riconoscere la bambina.
La sua era una famiglia ricca ed in vista, lei era abituata ad avere tutto senza il minimo sforzo, il rifiuto dell'uomo fu uno schiaffo al suo sconfinato ego, e nonostante avesse sperato che una volta messo davanti al fatto compiuto, ovvero la nascita della bambina, si sarebbe assunto le sue responsabilità, la fuga senza ritorno dell'uomo la lasciò spaesata e sconfitta.
La bambina cresceva con i nonni e le varie bambinaie, della mamma le rimaneva spesso solo la scia del profumo prima di andare a dormire..










E così si unirono due egocentrici irresponsabili, lei per dare una parvenza di famiglia alla bambina, sollecitata insistentemente dai genitori, lui conquistato dalle ricchezze di cui disponeva la donna.
La donna dei messaggi scoperti sul cellulare di Sergio, era una intima amica della cognata di Fabiana, come lei ricca, come lei egocentrica, come lei avvezza ad avere tutto con facilità, arrogante, esibizionista, disposta a calpestare qualsiasi cosa o persona si frapponesse fra lei e le sue voglie.
Adesso aveva deciso di prendersi Sergio, per poco o per molto non importava, e non si era fatta scrupolo di calpestare la dignità di donna di Fabiana, di sconvolgere un'equilibrio, già precario, familiare.









Protected by Copyscape Online Infringement Detector

5 commenti:

  1. Sorella,sempre più bello e appassionante.Oggi tocca un pò di più essendo la vigilia dell'8 marzo complimenti.

    RispondiElimina
  2. na famiglia di str..!!!!
    pure il gemello...naaaaaaa....

    RispondiElimina
  3. Zietta continuaaa.......!
    <3

    RispondiElimina