martedì 10 aprile 2012

Quando l'amore fugge via - tredicesima puntata

Questo è un racconto di fantasia, ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.








Fabiana era decisa a liberarsi dal fardello colmo delle angherie e dei dispetti di Sergio.
Con lui ostentò un'indifferenza che ormai sentiva pienamente nei suoi confronti..i suoi atteggiamenti provocatori, i suoi sorrisetti denigratori le scivolavano addosso come acqua.
Ormai Sergio non stava quasi più a casa, faceva delle veloci incursioni, per prendere qualcosa che gli serviva, o per cambiarsi d'abito, e più di una volta, dopo essersi vestito con cura,  chiedeva il suo  parere, pensando di darle fastidio, sull'abbinamento degli indumenti.
Sperava, invano, in una reazione di Fabiana; lei gli rispondeva con tranquillità, dandogli perfino dei consigli su come abbinare la cravatta con i calzini!!!
Era consapevole che la "vestizione" era propedeutica all'incontro con l'amante, e sapeva che le sue richieste erano tutte sul filo della provocazione.






Istigazione che cadeva nell'indifferenza totale provata ormai da Fabiana  nei suoi confronti.
L'unico a soffrire per la sua assenza era il bambino, che più volte pregava, invano, il padre, di rimanere a casa la sera.
Spesso il bambino si addormentava piangendo perchè, inspiegabilmente, gli mancava il padre.
Inspiegabilmente perchè Sergio non gli aveva mai dedicato un pò del suo tempo, eppure evidentemente solo il fatto che lui fisicamente ci fosse, era significativo per il bambino.
Adesso non c'era più nemmeno fisicamente, e quando si ritirava all'alba, si chiudeva nella stanzetta del bambino per dormire, e se il piccolo, appena alzato, correva ad aprire la porta, felice, comunque, che il padre fosse lì tra le braccia di Morfeo, la sua reazione era un grugnito seguito dal lancio della ciabatta .
Fabiana preoccupata per la sofferenza del piccolo, era costretta, suo malgrado, a giustificare, mentendo, la latitanza del padre...avrebbe voluto dire la verità ..ma per il suo bene preferiva addurre motivazioni quali il lavoro, le riunioni, le cene con gli amici...
Spesso nei fine settimana spariva del tutto, per rifarsi vivo il lunedì mattina.
Quello che inizialmente era sembrato a Fabiana un capriccio, un dispetto, si era evoluto: Sergio e quella donna era evidente che vivevano  ormai, da almeno sei mesi, una relazione clandestina.





Si chiedeva come Sergio avesse potuto farsi irretire da una donna del genere...lontana anni luce dalla personalità di Fabiana...o forse era stato proprio per questo...
Indubbiamente la famiglia potente e ricca della donna, il suo status sociale, appagavano la smania ambiziosa, di affiancarsi a gente in vista e di potere, che regolava frequentazioni e relazioni sociali di Sergio e della sua famiglia.
Per loro soldi e potere erano una potente fonte battesimale che lavava tutti i vizi e le immoralità spesso  inerenti l'appartenenza a un elevato ceto sociale...
E cominciarono ad arrivare le telefonate delle amiche che riferivano a volte di avere visto a teatro Sergio con i suoi o con il fratello e la cognata..altre volte ad una cena con amici...chiedendole del perchè della sua assenza ...






Lei avrebbe voluto dire la verità, ma la prudenza la portava a dare giustificazioni che convincevano poco le interlocutrici "Sono rimasta a casa perchè il bambino era tornato stanco dal mare e aveva sonno.." "Avevo mal di testa e non mi andava di uscire" "Non amo andare a teatro" e amenità del genere...
La complicità della famiglia di Sergio contro di lei indignava Fabiana, che si ritrovò abbandonata, sola, contro una vera coalizione familiare.
Arrivò alla conclusione che il cognato e la moglie erano artefici della tresca amorosa, non disapprovata dai suoceri , e percepì che, per loro,  lei, che fino a poco tempo prima, essendo la moglie di Sergio e la madre  del loro unico nipote, faceva parte della famiglia, adesso era diventata un corpo estraneo da espellere.
Decise di tenere duro, con la forza che le veniva dall'essere dalla parte della ragione, anche se era consapevole della natura mistificatrice delle persone con cui aveva a che fare, cosa di cui avrebbe avuto conferma più avanti.

3 commenti:

  1. diventa sempre più triste e più toccante.Chicca delle immagini il telefono gigante.Brava come sempre.

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  2. che personaggio d' uomo...negativo... se fosse vero sarebbe odioso e insopportabile... una vera schifezza..nessuna donna spera mai di incontrare qualcuno così...eppure esistono...mah

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  3. Esistono si.... scusa Lorena...ma visto la freneticità di questi ultimi giorni, mi ero persa le ultime puntate, ma ora mi sono rifatta...il racconto si fa sempre più interessante sei molto brava...sai come tenerci incollate a questa storia....buona giornata...un bacio Anna

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