sabato 9 giugno 2012

Dulcamara - Sesta puntata

Questo è un racconto di pura fantasia, ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.





Decisi di interrompere il flusso dei ricordi di Luisa..era evidente che sarebbe entrata in scena lei..ma io avevo stabilito di non fare iniziare il suo percorso di analisi dalla nascita, piuttosto il nostro sarebbe stato un viaggio a ritroso. "Fermati qui, Luisa." Mi resi conto che mi stavo accendendo una sigaretta..non lo facevo mai quando avevo clienti nello studio..ma Luisa fumava senza sosta..quindi..potevo concedermi uno strappo alla regola! Lei mi fissò interrogativamente, come se non comprendesse la mia richiesta che non ammetteva repliche.
 "Parlami della tua famiglia attuale, tuo marito, i tuoi figli. Che tipo di madre sei con loro?"
 Ebbi l'impressione che un'ombra oscurasse i suoi bellissimi occhi..raramente mi sorprendo delle reazioni dei miei pazienti, ma quella volta lo fui..alla parola "figli" mi sarei aspettata che il viso le si illuminasse..
Spense nervosamente la sigaretta nel posacenere sulla scrivania, si morse le labbra e accennando un sorriso rispose "Paranoica, secondo Arnaldo!" "Spiegami, perchè secondo Arnaldo sei una madre paranoica?" Si passò nervosamente la mano tra i capelli, abbassò lo sguardo, poi sussurrò "Non so..devi chiederlo a lui".





Stava imbastendo una sorta di minuetto e non era quello che volevo ovviamente, per cui sorridendo ma con lo sguardo fermo e deciso la incalzai: "Lo sto chiedendo a te, Luisa. Mi hai detto che hai un maschietto ed una bambina, entrambi in età scolare. Come ti rapporti con loro?"
Finalmente si decise a darmi una risposta "Sono una mamma ansiosa, sono una mamma fragile, non riesco ad avere autorevolezza con i miei bambini, cedo facilmente ai loro ricatti, a volte mi sento io bambina di fronte alla loro disarmante sicurezza infantile!"






 Annuii con comprensione, quindi le dissi "Ti va di raccontarmi qualche aneddoto?"
Si accese l'ennesima sigaretta "Il maschietto, Giorgio, mi fa disperare per studiare, io mi sgolo per spiegargli le lezioni e lui invece di ascoltarmi sbircia quello che fa la sorella, stuzzicandola"
  "E la sorella? Lei è più diligente nello studio?" Finalmente aprì il suo volto ad un sorriso "Si, lei studia volentieri, è nella rosa dei più bravi della classe"
"Forse Giorgio fa i capricci nello studio per attirare l'attenzione?"
Luisa mi guardò interrogativamente "Ritieni che in qualche modo io mostri più attenzione verso Stella?" Sorrisi complice "Non necessariamente, ma alcuni tuoi comportamenti possono far arrivare questo messaggio al bambino"
Si mordicchiò il pollice nervosamente, riflettendo, poi ammise annuendo "In effetti con la bambina tendo ad essere più protettiva, ma nello stesso tempo è quella su cui riverso di più la mia ansia."
 La fissai trattenendo il suo sguardo che cercava di svicolare e le chiesi a bruciapelo "Perchè sei più protettiva con la bambina, cosa temi di più rispetto al maschietto?"
Sostenne il mio sguardo e rispose con il tono di chi afferma una verità ovvia "Perchè noi donne siamo quelle più indifese alla lunga, siamo più bisognose di protezione, no?"
 "E Stella tende ad approfittare della privilegiata protezione?"
 Annuì, affermando "Si, a volte lo fa..altre è lei che manifesta un senso di protezione nei miei confronti..quando mi vede preoccupata per qualcosa..Un giorno, in cui ero particolarmente giù..- dovette fermarsi perchè le lacrime le salivano agli occhi, quindi completò la frase con la voce rotta -".. mi accarezzò e mi chiese -Mamma sei felice?- e quella domanda innocente mi ha sconvolta!"-
 Si asciugò gli occhi scusandosi, e alla mia risposta che era libera di piangere, si lasciò andare ai singhiozzi che le scuotevano il petto.





Le porsi un fazzolettino di carta,  lasciai che desse sfogo all'angoscia che le affliggeva l'animo, e decisi di sospendere il colloquio.

2 commenti:

  1. Com'è toccante questo dialogo con il terapista così delicato.Bellissima l'immagine del minuetto.

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  2. eh si sai proprio raccontare... alla maniera antica come in un romanzo di prima dell' avvento dei filmati e delle clip...si immagina il focolare la famiglia riunita qualcuno che ascolta e tu che leggi..piano rilassata con le tue belle vocali aperte....

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