venerdì 22 giugno 2012

Dulcamara - Settima puntata

Questo è un racconto di fantasia, ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale.





Durante il successivo colloquio chiesi a Luisa di parlarmi liberamente del rapporto tra lei ed il marito.
Dopo essersi accesa la solita sigaretta, rivolse lo sguardo verso un punto indefinito e cominciò, con calma, a raccontare.
Arnaldo durante la loro iniziale frequentazione, si dichiarò subito molto preso da lei; forse perchè Luisa, di contro, si mostrava sfuggente e non particolarmente coinvolta.
In effetti, anche se Arnaldo era indubbiamente un bel ragazzo, lei non era favorevole all'idea di iniziare una relazione con lui.
Aveva una  particolare visione della realtà che si discostava dalla maggior parte delle sue coetanee; le altre ragazze incentravano i loro interessi sulla ricerca di un ragazzo con cui avere una storia, sulle uscite il sabato sera e verso quale ragazza-rivale rivolgere l'astio e la competizione.
A lei queste cose non interessavano, le letture erano il suo grande amore, e aveva ereditato dalla madre il gusto per l'arte.
Aveva pochissime amiche, o forse più esattamente, nessuna le era veramente amica; appoggiò  il viso sul palmo della mano e  disse : "Strano..tutte hanno almeno un'amica!"




Sorrisi a quella affermazione e senza commentare la invitai a proseguire nell'esposizione.
Rispose al mio sorriso ricordando un episodio intercorso tra lei ed Arnaldo; una delle volte che avevano finito di fare l'amore, lei scorgendo un blocchetto per appunti ed una matita lasciati per terra, li raccolse, e dopo aver fissato per alcuni minuti la figura di Arnaldo, nudo, sul letto, schizzò la sagoma con pochi, decisi tratti.
Quando gli mostrò il disegno lui fu sorpreso dalla sicurezza della sua mano, anche se rimase sconcertato da un particolare: lo aveva disegnato senza l'organo sessuale!
Le chiese corrucciato il motivo di quella..omissione e lei, ridendo e mordicchiando la matita gli rispose che aveva optato per una pudica ..censura!





Lui era una persona equilibrata, serena, sorrideva alla vita, era sempre fiducioso nei confronti delle persone e delle occasioni che gli si presentavano.
Contrariamente a lei, insicura, dubbiosa nei riguardi degli altri, con uno spiacevole senso di inadeguatezza nelle varie situazioni che le si presentavano.
Presto realizzò che quando lui la stringeva tra le braccia provava una sensazione di calma e sicurezza che, come un balsamo, alleviava le sue paure ed ansie.
Fu questo che la fece decidere ad intraprendere il percorso a due, lasciandosi condurre per mano da Arnaldo, e, pur non essendo innamorata, un anno dopo accettò di sposarlo.
Tale rivelazione non mi sorprese e prima che lei proseguisse le chiesi a bruciapelo: "Sei mai stata innamorata, Luisa?"
Un'ombra le oscurò lo sguardo e dopo qualche istante rispose: "Si..una vita fa..e quello che ti dirò forse ti .. impressionerà"
Appoggiai bene la schiena contro la spalliera della poltroncina e respirando dissi "Sono qui per ascoltarti, continua a fidarti di me." E rimasi in ascolto.



2 commenti:

  1. e palla paaaalllllllaaaaa ce siamo tutte orecchiii....

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  2. Il mistero si fa fitto e lei è sempre più interessanta aspetto con anzia il seguito brava.

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